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martedì 30 luglio 2013



Famiglia BERRIOS

Molto spesso il cognome Berio è associato a  Berios - Berrios, sarebbe interessante capire se tra il cognome Berio - Berios - Berrio - Berrios ci sono dei collegamenti. 

Nel medioevo e penso anche nella lingua spagnola  i cognomi venivano declinati, specialmente negli atti notarili; esempio Agnese Agnesi, Ferraro Ferrari, a seconda del numero di eredi sull'atto notarile il notaio negli atti di successione  scriveva "Alla presenza del sig. Agnese ... " se l'erede era singolo oppure " Alla presenza dei signori Agnes" se gli eredi erano più di due.

Stessa cosa penso per la Lingua spagnola Berrio - Berrios
Il passaggio da Berio a Berrio potrebbero essere errori di trascrizione anagrafica, nel mio caso mio nonno era Dolmetta, mio padre Dolmeta, io nuovamente Dolmetta....   

Molti sono i contatti tra la spagna e Oneglia, già nel 900 - 1000 e tra il 1400 - 1550, dai saraceni che avevano basi anche in spagna che potrebbero confermare la tesi di Enrico Berio  del moro che si era insediato a Oliveto ( Imperia ).

Per i Berio di Imperia è certo che tra il 1500 - 1900 hanno colonizzato il sud della Francia  e tra il 1850 - 1950 ancora il sud della Francia, l'America, in particolare quella latina ( Argentina - Uruguai - Paraguay)  assieme ad altri liguri e abitanti della valle di Oneglia.   



sabato 27 luglio 2013

Famiglia BADANO e PARODI di Pieve di Teco (IM)

sono denominato Marc GERINO, ho 45 anni e vivo in FRANCIA nei prati del sud di TOLONE. Il reperimento
delle informazioni I sui discendenti della famiglia che provengono da Pieve di Teco e da Mioglia,
 
Francesco Jacques Boniface BADANO  nascito il n(24/07/1845) à Acquetico Mioglia figlio di Antonio BADANO  e di Maria PARODI  nella gente di Ligurie.

Certain ha emigrato nei Americas fra 1800 e 1910. 

Grazie per tutte le informazioni.
Marc

mercoledì 24 luglio 2013



da  http://it.wikipedia.org si legge....

Appartenente a una famiglia di mercanti, studiò presso gli Scolopi di Oneglia (attuale Imperia). Nel 1756 entrò nell'ordine agostiniano. L'anno successivo si recò a Pavia per completare i suoi studi, rivolti soprattutto verso la fisica e la teologia. Nel 1761 andò per la prima volta a Milano, dove si trattenne per un anno, e l'anno successivo a Parma. A Parma perfezionò la conoscenza delle lingue antiche ( latino,greco, ebraico) e moderne (francese, inglese, tedesco, spagnolo). Nel 1769, in conseguenza dell'abolizione del convento degli agostiniani nel Ducato di Parma, Amoretti divenne prete secolare. Lo stesso anno ottenne la cattedra di Giurisprudenza ecclesiastica all'Università di Parma

domenica 21 luglio 2013

Giuseppe Amoretti (nonno del Sig Amoretti Alessio)


Giuseppe Amoretti

(nonno del Sig Amoretti Alessio)

Giuseppe Amoretti, detto Baldo, nacque a Sanremo da Gaspare e Carolina il 2 giugno 1902.

Già a sedici anni, ancora studente liceale, partecipava, come giovane socialista, alla fondazione dì circoli giovanili ed all'organizzazione di movimenti di massa.

In quel periodo fu collaboratore del giornale socialista locale "La Parola".

Nel 1918, su presentazione di Serrati, entrò come redattore all'Avanti" torinese.

A Torino conobbe Gramsci ed alla sua scuola visse ed operò durante l'esaltante stagione dell'occupazione delle fabbriche.

Entrò nel Partito Comunista dalla sua fondazione, nel 1921.

Dal 1921 all'inizio del 1923 lavorò all'Ordine Nuovo" di cui era il redattore più giovane.


senzione leva del 24/nov/1923

Il lavoro di giornalista gli ere assai congeniale, scriveva in modo chiaro, intelligente a ... veloce riempiendo facilmente cartelle su cartelle.

Quando il giornale, devastato dai fascisti, cessò le pubblicazioni Baldo fu impiegato per breve tempo nell'apparato illegale del Partito di Milano e fu poi, nel 1923, destinato al "Lavoratore" di Trieste.

Qui ì redattori erano pochi e quindi, complice la sua prodigiosa capacità di lavoro, capitava che il quotidiano uscisse scritto da Baldo quasi per intero.

A Trieste fu arrestato e sottoposto a processo, assieme ad un gruppo di compagni, con l'accusa di operare per sovvertire con la violenza gli ordinamenti dello Stato su indicazione dell'Internazionale Comunista. 

Ne uscì assolto poiché la magistratura non era ancora totalmente asservita al regime ed il Tribunale non era ancora "speciale".

Subì tuttavia quaranta giorni dì carcere.

Ben presto anche il "Lavoratore" dovette cessare le pubblicazioni. Perciò nel 1924 il giovane Baldo ormai "vecchio" e sperimentato giornalista) fu destinato dal Partito alla redazione de11'UnItà di Milano.

Cui lavorò fino alla metà del 1926, svolgendo anche compiti di natura politica.

Fu aggredito e percosso dai fascisti in un comizio alla periferia di Milano dove parlava per incarico dell'organizzazione milanese del Partito.

Sotto lo pseudonimo di Vicentini lavorò poi alcuni mesi a Roma, nell'apparato illegale della Segreteria del Partito.

Qui lavorava anche Anna Bessone.

Tra i due nacque subito un grande sentimento di amore.

Sembra che il Partito ne abbia tenuto debito conto, dal momento che a tutti i successivi incarichi i due furono destinati "in coppia".

Nel successivo anno 1927 la Segreteria organizzò a Genova Sturla, nella casa divenuta poi nota come "Albergo dei poveri", un "centro interno" per coordinare, nelle dure condizioni dell'illegalità, il lavoro politico su tutto il territorio nazionale.

Gli abitanti "fissi" della casa dell'ortolano erano tre: Camilla Ravera, responsabile della Segreteria e del centro interno,

Giuseppe Amoretti come Funzionario politico 

ed Anna Bessone come segretaria (con la esse minuscola).

Verso la fine del 1927 la Segreteria fu riorganizzata, Baldo fu destinato, con Li Causi e D'Onofrío, all'organizzazione di un nuovo "centro interno" per l'Italia Meridionale e centrale con sede a Roma, Anna lo segui partecipando attivamente al lavora íllegale.

Vissero insieme in via Panisperna (riuscendo anche ad adottare un gatto!) ma per poco.

Nel maggio 1928, tutta l'organizzazione romana del Partito cadde nelle mani della polizia fascista.

Processato dinanzi al Tribunale Speciale, Baldo fu condannato a 13 anni di carcere e "1'amante dì costui" Anna Bessone a 8 anni.


Baldo trascorse la sua prigionia:
al Regina Coeli di Roma, durante la fase istruttoria e processuale dal giugno 1928 al gennaio 1929,
nel Penitenziario di Fossombrone, durante la segregazione cellulare dal gennaio 1929 al gennaio 1931 (numero di matricola 5621), 
nello Stabilimento Carcerario di Padova dal gennaio 1931 all'agosto 1932 (numero di matricola 2790,camerata 117),
nello stabilimento Carcerario dì Cívitavecchia dal novembre 1932 al maggio 1933 (numero di matricola 5832), 
ed infine, fino alla scarcerazione, nel tubercolosario dell'isola di Pianosa.

Fu scarcerato nel 1934: la pena risultò ridotta a poco più di sei anni per effetto di amnistie ed indulti.

In carcere Baldo si impegnò ad ampliare le proprie conoscenze in letteratura, filosofia, economia e diritto.

A Civítavecchia fu compagno di cella dì Scoccimarro e Betti; incontrò anche Bibolotti, Li Causi, Secchia e Terracini.

A Pínnosa rivide Santià e conobbe Pertini.

Secondo Santià Baldo scrisse in carcere almeno tre "quaderni" su temi filosofici.

Oggi solo una di questisi é conservato.

Una volta liberato, varcò clandestinamente la frontiera chiamato al lavoro della Segreteria a Parigi.

Qui rimase fino al settembre 1935 per essere poi destinato al lavoro nella Scuola Leninista Internazionale di Mosca.

Partì quindi per 1'Unione Sovietica con passaporto a none di Neri Aldo. 

Qui la raggiunse Anna con cui aveva contratto matrimonio negli ultimi mesi di prigionia nel 1934.

Qui, il 13 novembre 1936 nacque Mario (Mario Neri).

Verso la fine del 1937 Baldo fu preposto alla Sezione italiana del Komintern ed alla direzione della Sezione di Lingua Italiana della Radio di Mosca per l'estero.

A dicembre del 1940 fu destinato dal Komintern al lavoro politico tra gli emigrati italiani in America.

Lasciò Mosca il 20 dicembre con Anna e Mario per un viagqio che attraverso la Siberia il Giappone ed il Messico lo avrebbe dovuto portare a New York. Stando al documenti in loro possesso si trattava dì un commerciante argentino, certo Carlo Gasparini, con moglie e figlio.

A Kobe, in Giappone, Baldo sì ammala di polmonite ed il 27 gennaio del 1941 muore.

La moglie ed il fig1íoletto ne riportano a Mosca le ceneri.

Maggiori notizie sulla sua vita si possono avere leggendo le vere "Storie del PCI" o dei movimento antifascista, il discorso commemorativo tenuto a San Remo nel 1955 da Mario Montagnana, lo scritto, parzialmente autobiografico, " Con Gramsci sotto la mole", e le sue lettere dal carcere, pubblicate con quelle degli altri detenuti politici antitascisti.

Si può anche consultare la "Enciclopedia Nuovissima" alla voce "Amoretti Giuseppe".

In singoli episodi Baldo è stato ricordato nelle memoria dì tutti ì suoi compagni di lotta (Santìà, Montagnana, Ravera, Li Causi, Leonetti, Erminì,...).

Giuseppe Amoretti fu un uomo intelligente, capace, coraggioso, sereno e modesto (ma l'elenco delle sue qualità potrebbe continuare).

Un difetto comunque lo aveva: era un pó sbadato, sopratutto verso se stesso, e distratto.

Recensioni

venerdì 12 luglio 2013

LANGUASCO LORENZO di Oneglia - PERU



Un breve racconto con protagonista 
Languasco Lorenzo di Oneglia

...... Le voci erano stupore tacere quando un nitrito silenziamento piercing. L'italiano Lorenzo Languasco venuto a ritagliarsi un impressionante mughetto. 
Il suo cavallo dalla criniera lunga, ferma e aghi groppa larghi, rampante e scalpita per iniziare, un passo in avanti con tritato, rimanendo statico su un lato, poi indietreggia con collo rigido, imponente arco, e di tenere il passo, ha detto addio allegramente , ballare e volteggiare. 
Languasco provengono da Oneglia, Italia
La sua dedizione e l'impegno hanno aperto largo campo del commercio, l'agricoltura e miniere, nella sua tenuta di Yanamate, possedevano bestiame abbondanti e dispongono di diversi miniere d'argento. Don Lorenzo aveva servito come console del Regno d'Italia nel Cerro de Pasco......

ALTRE NOTIZIE NEL SITO...

martedì 9 luglio 2013

Casella, Firpo, Allegri, Marciano, Balbi, Traverso ed Tavela.


ESTELA ERRICO adall'Argentina scrive:
ESTELAERRICO@CIUDAD.COM.AR

Inviato : mercoledi 21 luglio 2004 4.13.30
cognomi italiani

Oggetto:
Io sonno argentina,ed la mia famiglia è di Ronco Scrivia. Voglio sappere l'origine di cognomi: Casella, Firpo, Allegri, Marciano, Balbi, Traverso ed Tavela.

ESTELA


Chi può dare notizie sui cognomi sopra indicati contatti Estela o inserisca le notizie in queste pagine.
Grazie

sabato 6 luglio 2013

Famiglia ACCINELLI - dall'Uruguay

Hola mi nombre es Brenda Accinelli, soy uruguaya de Montevideo, tengo un hijo de 5 a챰os, con nacionalidad argentina, se llama Leonardo, y quisiera tener contacto con algun miembro de este grupo. Soy actriz, y trabajo en teatro en Montevideo.


Para todos muy felices fiestas. brendaaccin9@hotmail.com

                                         BRENDA.

FAMIGLIA BERIO SU GW.GENEANET.ORG



UN INTERESSANTE SITO DI GENEALOGIA

potrete inserire il vostro albero genealogico gratuitamente in modo semplice e veloce

mercoledì 3 luglio 2013

Famiglia Garibbo di Caramagna ( Imperia )

Vorrei sapere che sonno divenuto mei antenati restate a Imperia



Garibbo Angela,Maria,Gerolama nata 13/025/1838 a Caramagna

Garibbo Giacomo,Annunziaretta,Giovanni Battista nato 14/08/1842 a Caramagna

Garibbo Vincenzo,Giacomo nato 05/11/1844 a Caramagna

Garibbo Ulisse,Lorenzo,Sestillo  nato 08/06/1850 a Caramagna 


tutti figli di Garibbo Giacomo nato 16/05/1807 a Caramagna morto 03/11/1884 a Piana

Corradi Dorotea   nata 01/01/1813 a Caramagna morta 07/02/1895 a PIANI

grazie

martedì 2 luglio 2013

FAMIGLIA CANEPA


FAMIGLIA CANEPA



In Italia

Cognome di origine genovese molto diffuso a Genova e in altre località costirere 
Il nome deriva da Canapa,  costruttore di corde  di canapa molto utilizzate dalla marineria di Genova.




Inserite in questo forum notizie sulla famiglia Canepa

Grazie

lunedì 1 luglio 2013

Famiglia Soleri - Silvestri di Taggia

Raffaele Antonio SOLERI da Città del CapoSud Africa scrive:

Sono alla ricerca di miei parenti SILVESTRI di Riva Ligure


........ Mio nonnoRaffaele Antonio SOLERI, nato 1905 a Città del Capo ha un cuginoNicola SILVESTRI che era un marinaio  nato nel 1884 a Bussana


Più tardiintorno al 1911, era residente a Santo Stefano Al Mare

Nel 1911 è presente allamorte di un cuginoNicolo' Giovanni SOLERI a Santo Stefano Al MareNicolo 'Giovanni era figlio di Nicolo' SOLERI, natonel 1870 a Taggia e morì nel 1940 a Riva Ligure

Sua madre era Giuseppina BISIONicolo 'Giovanni aveva una sorella,Maria Teresa Giuseppina, nato nel 1906 e morto nel 1948 a Cipressa.I genitori di Nicola SILVESTRI erano Luigi Antonio Silvestri, nato 1850 a Bologna e Caterina SOLERI, nato 1852 a Taggia.Ho più informazioni che voglio condividere con voi in seguito, se viene trovata una connessione........


Lasciare post in questo sito.



Raffaele Antonio Soleri

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